Ücia dles Muntagnoles

Marebbe | Telefono: +39 347 5214753 | Cellulare: +39 3475214753

ALTEZZA: 2022 mt
Tempo percorso: 02:00 h
Gruppo montuoso: Parco Naturale Fanes Sennes Braies
Località: Fanes

Pernottamento e colazione

a partire da 55 €

Mezza pensione con colazione

a partire da 72 €

Descrizione

Baita rustica e accogliente nel cuore del Parco Naturale Fanes Sennes Braies. Benvenuti nel magico mondo delle leggende del Regno di Fanes. Ci troviamo nel cuore del Parco Naturale di Fanes - Senes - Braies,  a 2.022 m, circondati dalle Dolomiti, patrimonio dell'umanità UNESCO,  tappa sull'Alta Via delle Dolomiti Nr. 1. Ai nostri ospiti offriamo la possibilità di vivere l'atmosfera dell'alta montagna, in un ambiente familiare, tipico di questi luoghi,  per riscoprire e vivere i valori essenziali, il ritmo lento, in sintonia con la natura e i suoi colori, che ogni giorno ci regalano emozioni diverse.  

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Come arrivare

Il rifugio è collocato a 2.022 m nell'Alpe di Pices Fanes/Fanes Piccola, sulla vecchia strada militare che collega Pederü a Cortina d'Ampezzo.  

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Camere / Posti Letto / Bagni

4 camere 12 posti letto 2 bagni.

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Escursioni principali

Col Bechei de Sora (2794 m) Dal rifugio al Ju de Limo ed al lago. La si svolta a sinistra (est) su un sentiero evidente, però non numerato, che sale al verde ripiano (2565 m) fra 10 "Spalto" inferiore e le rocce superiori del Col Bechei, detto anche Parei; là esistono resti di una postazione di artiglieria. Si abbandona il sentiero per alzarsi sulla sinistra sul ripido pendio e raggiungere senza difficoltà tecniche la vetta panoramica del Col Bechei de Sora. Tempo richiesto: da un'ora e mezzo a due ore per la salita. Dislivello: 750 m. Difficoltà: escursione facile. Equipaggiamento: per gite in montagna. Monte Castello (2760 m) Dal rifugio Fanes sulla strada di guerra in 20 minuti al Ju de Limo (2172 m) e scendendo verso sud alla malga di Gran Fanes. Al bivio si prosegue brevemente verso destra (ovest), in direzione Ju da l'Ega. Presto si prende verso sinistra il sentiero N° 17 (indicazione). Poco dopo svoltando verso destra (sud) si trova il sentiero diretto per il Valun Blanch (in parte marcato con segni gialli e con il triangolo dell'alta via delle Dolomiti 1, variante). Seguendo il sentiero si entra nel Valun Blanch, passando poi sotto le impressionanti pareti delle Cime Ciampestrin; si arranca in fine su per il ripido ghiaione raggiungendo il Monte Castello, visibile già da lontano, sotto la cui sommità sta il "Bivacco fisso della Pace". La vetta del Monte Castello (2817 m) resta riservata ai rocciatori (scalata di II e III grado); ma già dalle trincee si gode una bella vista sulle Tofane e sulla Val Travenanzes. Al ritorno si rifà a ritroso la via dell'andata. Chi invece vuole continuare lungo la "Via della Pace" sotto le pareti ovest della Furcia Rossa, veda la escursione (9). Tempo richiesto: da due a tre ore per la salita. Dislivello: 790 m circa. Difficoltà: escursione facile. Equipaggiamento: per gite in alta montagna. Monte Casale (2894 m) Come nell'escursione precedente fino al Monte Castello. Continuando sullo stesso sentiero verso sud, si giunge sotto le ultime rocce del Monte Casale. Abbandonando il sentiero verso sinistra, si prosegue sul vecchio accesso di guerra, alquanto rovinato, che in 5 minuti porta alla sommità; lassù si trovava in guerra un faro con relativa caverna. Tempo richiesto: circa tre ore e mezzo per la salita. Dislivello: 920 m circa. Difficoltà: escursione facile. Equipaggiamento: per gite in alta montagna. Monte Cavallo (2912 m) Come nell'escursione precedente fino al Monte Casale. Continuando sullo stesso sentiero si tocca la Forcella Casale (da dove il sentiero 17, alta via delle Dolomiti, scende precipitosamente su rocce marce, sfasciumi e ghiaioni fin sul fondo della Val Travenanzes). Da Forcella Casale, risalendo le serpentine sulla destra, si guadagna in pochi minuti la vetta del Monte Cavallo. Tempo richiesto: circa quattro ore per la salita. Dislivello: 940 m circa. Difficoltà: escursione facile. Equipaggiamento: per gite in alta montagna. Cima di Furcia Rossa III (2791 m) Si può raggiungere la Cima di Furcia Rossa III da tre parti, su tre vecchi sentieri di guerra in parte attrezzati (perciò riservati a chi ha già pratica di alpinismo, non soffre di vertigini, è munito di cordino e moschettoni per autoassicurarsi). Dal rifugio Fanes si procede come per l'escursione (2) fino al bivio con segnalazione 17 e si resta sull'ex strada militare fino al suo termine, nel piazzale di manovra e indicatori, ai piedi del contrafforte nord della Furcia Rossa. Da la si hanno tre possibilità: a) Dal piazzale ci si dirige a sinistra verso il Monte Vallon Bianco seguendo il sentiero (segnato VB). Presso la piccola sorgente (ex cucina) si prosegue verso destra (sentiero segnato FR) su belle cenge, scendendo poi lungo le scale alla forcella fra Furcia Rossa II e Furcia Rossa III. Dalla insellatura delle scalette verticali esposte sulla parete est portano alla dorsale del monte; risalendola sul versante sud si conquista la cima. b) Dal piazzale con indicazioni ci si porta direttamente alla base ovest della Furcia Rossa III. Attraverso un canalone (corde fisse) si giunge su un terreno più facile e, risalendo la lunga dorsale nord della croda (segnalazioni FR), si arriva alla cima. È il percorso più semplice, anche se faticoso, con qualche difficoltà solo nel canalone iniziale. c) Dal piazzale si prosegue verso destra sul sentiero 17 fino all'alpeggio pianeggiante all'inizio del Valun Blanch. La si svolta a sinistra, risalendo faticosamente il pendio senza sentiero, finché ci si imbatte nella via (segnata FR) che scende dal Monte Castello (Bivacco della Pace). Su quello ci si innalza lungo le scale, arrivando sulla facile schiena sommitale e quindi alla vetta. Tempo richiesto: da due ore e mezzo a tre ore e mezzo per la salita, a seconda del percorso scelto. Dislivello: 820 m circa. Difficoltà: vie ferrate di media difficoltà, per esperti privi di vertigini. Equipaggiamento: per escursioni in alta montagna; cordino e moschettoni per auto assicurarsi. Cima di Furcia Rossa II (2703 m) Dal rifugio Fanes fino al piazzale con indicazioni; si prosegue verso sinistra in direzione Monte Vallon Bianco, sul sentiero segnato VB come nell'escursione precedente (5a). Da là si sale nel circo di sfasciumi fra Furcia Rossa I e Furcia Rossa II. Al bivio per il Monte Vallon Bianco si continua diritti, arrivando alla ex stazione superiore della teleferica di Furcia Rossa. Continuando sul sentiero ben tracciato si giunge al "Bivacco fisso Baccon-Baborka"; dal bivacco, innalzandosi verso ovest, si tocca in pochi minuti la vetta della Furcia Rossa II. Tempo richiesto: da due ore e mezzo a tre ore per la salita. Dislivello: 740 m circa. Difficoltà: escursione facile. Equipaggiamento: per gite in alta montagna. Monte Vallon Bianco (2687 m) Come per l'escursione precedente (6) fino al circo di sfasciumi fra Furcia Rossa I e Furcia Rossa II. Là si svolta a sinistra sul sentiero marcato VB prima in salita, poi in discesa fino all'intaglio fra la Furcia Rossa e il Monte Vallon Bianco. Seguendo le serpentine si giunge al ponte in acciaio e quindi all'altro deposito, da cui si arriva facilmente al vasto spiazzo sommitale del Monte Vallon Bianco, con l'esposizione di artiglieria in caverna. Tempo richiesto: da due ore e mezzo a tre ore e mezzo per la salita. Dislivello: 720 m circa. Difficoltà: escursione di per se facile; ma con passaggi esposti, che richiedono passo fermo e assenza di vertigini. Equipaggiamento: per gite in alta montagna. Piz d'Lavarela (3055 m) Dal rifugio Fanes al Ju de Limo ed alla malga di Gran Fanes. Si continua verso sud-ovest sulla vecchia strada militare. Costeggiando il bordo nord dell'avvallamento in direzione di una grande frana, si passa accanto ai resti del "deposito Gran Fanes" e della "stazione di deviazione" della teleferica della grande guerra; sul lato sud del fondovalle si scorgono le fondamenta del deposito del genio. Poco prima del Ju da l'Ega, nei pressi degli enormi blocchi della frana, si svolta a destra (ovest) su un sentierino che porta nel Busc da stlü (buco da chiudere). Seguendo i segni bianco-rossi si attraversa il desolato vallone ravvivato da un laghetto, giungendo ad una forcella. La si svolta a destra (nord), risalendo prima a zig zag il ghiaione e poi un cammino; quindi su una cengia marcata e alquanto esposta si guadagna verso destra un terrazzo. Continuando ad innalzarsi, alla fine su per un altro cammino e una gola ghiaiosa, si tocca la forcelletta fra l'anticima (con croce e panorama) e la vetta principale. Tempo richiesto: da 4 a 5 ore per la salita. Dislivello: 1100 m circa. Difficoltà: escursione di media difficoltà, che richiede passo sicuro, assenza di vertigini e pratica di roccia. Equipaggiamento: per ascensioni in alta montagna. Via della Pace La Via della Pace percorre la catena est di Fanes, dal Monte Vallon Bianco al Monte Cavallo. Le diramazioni che portano alle singole vette sono state descritte nelle escursioni precedenti e ognuno le può combinare secondo la sua resistenza e le sue preferenze. L'intera traversata del Gruppo (es: Rifugio Fanes - Monte Vallon Bianco - Furcia Rossa II - Furcia Rossa III - Monte Castello - Monte Casale - Monte Cavallo - rifugio Fanes) riescono a compierla in un unico giorno soltanto alpinisti straordinariamente allenati ed esperti. Agli escursionisti medi abbastanza in forma consigliamo di accoppiare ad esempio i percorsi  Furcia Rossa II e (Monte Vallon Bianco, che richiedono fra andata e ritorno da 6 ad 8 ore circa. Altro abbinamento suggerito agli escursionisti di gamba buona e quello dei percorsi (2) Monte Castello, Monte Casale ed Monte Cavallo per il quale occorrono da 6 a 7 ore circa, fra andata e ritorno. A coloro che sono già pratici di vie ferrate ed equipaggiati convenientemente, proponiamo l'escursione Furcia Rossa III e precisamente la traversata da est ad ovest in cui le scalette sulla parete est, leggermente strapiombante, si percorrono in salita. Il proseguimento del percorso di cresta, dal Monte Cavallo alla Punta Fanis Nord, va riservato agli alpinisti capaci di procedere sicuri su rocce friabili senza assicurazione. Le corde metalliche fissate nel 1975 sono distrutte. Sas Dles Diesc (Cima Dieci m 3023) Ascensione ad una cima oltre i 3000 metri con immenso panorama e maestoso scenario dolomitico. Interessantissimo pulpito sovrastante la Val Badia e punto culminante di un lungo crestone che segna il limite superiore delle vaste conche dove è situato il RIFUGIO FANES (Alpe di Fanes Piccola). Caratteristiche: Ascensione lunga e faticosa che rappresenta sicuramente una conquista di valore indiscusso per ogni alpinista; ai piedi della Cima Dieci s'innalza il leggendario Castello di Fanes, roccaforte e residenza del Re dei Fanes e della principessa Dolasila. Dislivello e tempo: Itinerario su sentieri di montagna a fondo roccioso (lastrico calcareo), con ampio sviluppo, mai particolarmente ripido; difficile blocco roccioso sommitale (ca.100 m) domato da una corda metallica fissa che richiede comunque abilità ed esperienza; dislivello di 1000 m, ore 6 (AIR). Descrizione: Dal Rifugio Fanes (m 2060) si prende il sentiero n. 7113 fino ad un vicino costone, dove si continua verso sinistra sul sentiero n. 7. Questo s'innalza per un lungo tratto attraverso le conche erbose o sul tipico lastrico calcareo. Proseguendo sempre in direzione Sud si arriva alla Furcela de Sas dla Crusc, m 2609 (Forcella Monte Croce); possibilità di scendere all'Ospizio della S. Croce (percorso riservato ad escursionisti esperti). Girando decisamente a destra (segnavia senza numero) e camminando lungo la cresta si arriva poco sotto la sommità del Ciaval, 2908 m (Monte Cavallo). La salita a tale cima è facoltativa e facile; è raccomandata comunque prudenza sulla cresta perché a sinistra le pareti rocciose precipitano a picco. Il seguente tratto, lungo la cresta, richiede sicurezza di piede ed assenza di vertigini. Si perviene infine al salto roccioso sommitale attrezzato da corde fisse. Si può fare ritorno a Fanes scendendo in linea diretta (primo tratto lungo un ripido ghiaione a tratti lastricato) fino al Castello di Fanes, il quale viene passato a destra per raggiungere il sentiero della salita. Alta via delle Dolomiti Dal Lago di Braies a Belluno È la prima alta via tracciata nel 1966 per uno sviluppo complessivo di circa 150 km percorribili in circa 11 giorni. Le ascensioni o le vie attrezzate indicate nelle note sono facoltative e non compongono l'itinerario, si segnalano per la loro bellezza e per chi avendone le capacità e la possibilità volesse ampliare l'itinerario. Vista la lunghezza dell'escursione indichiamo alcuni siti che si occupano di presentare l'Alta Via delle Dolomiti n°1. da www.enrosadira.it da www.dolomiti-altevie.it da www.dolomiti.it In Val di Fanes in mountainbike:  In sella alla mountainbike lungo itinerari fantastici sull'Alpe di Fanes. Le Dolomiti, monti di selvaggia bellezza e di incomparabile dolcezza: il nostro favoloso mondo. Gli amanti della mountain-bike troveranno qui il loro paradiso: prati verdi e molti percorsi adatti, ripidi, bizzarri, selvaggi, sassosi, belli ed entusiasmanti. in estate ci si può spingere verso l'alto, dove l'aria è fresca e frizzante. Indimenticabili avventurose giornate in mountain-bike nel parco di Fanes, in un paesaggio di una grandiosità unica anche per i professionisti, la cui rara bellezza è motivo di stupore anche per i più piccoli. Tutte le strade sterrate si possono percorrere in mountain bike, altri percorsi segnati sono: attraverso la Valle di Fanes e il Passo di Limo dalla strada tra Carbonin e Cortina d'Ampezzo, dalla Capanna Alpina (San Cassiano - Valparola) o dalla zona del Lagazuoi (P.sso Falzarego) e per i più esperti vi sono anche percorsi lunghi e tecnicamente impegnativi per raggiungere la Val Badia.  

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Apertura

Aperto da giugno a ottobre.

Gestione / Proprietà

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