Gestore cercasi: Rifugio Ciampedié

03 October 2023
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La SAT intende affidare ad una nuova gestione il Rifugio alpino Ciampedié

Descrizione generale
Il belvedere del Ciampedié (“Campo di Dio” la traduzione del toponimo ladino) si innalza fino oltre i 2000 metri all’estremo margine orientale della cresta delle Cigolade e delle Pale Rabbiose. Affacciato sulla conca di Gardeccia a 1998 m., offre a turisti ed escursionisti uno dei migliori biglietti da visita dell’ambiente dolomitico, pur essendo stato notevolmente condizionato dalla costruzione delle nuove funivie e di altri impianti di risalita. L’occhio può abbracciare da qui tutte le maggiori e più belle cime del gruppo: il Catinaccio (Rosengarten), le Torri del Vaiolet, i Dirupi del Larsec, la Roda di Vael. Alpinisticamente il rifugio non ha grande importanza, è invece un ottimo punto di partenza per le escursioni e le traversate del Catinaccio (Rosengarten); in particolare, dopo la chiusura al traffico della strada di Gardeccia, salire con la funivia al Ciampedié e proseguire sul sentiero 540, è diventato l’accesso più rapido a questa località.
Inoltre è un importante punto di sosta nel periodo invernale per gli sciatori e frequentatori del comprensorio sciistico del Catinaccio. Il rifugio di Ciampedié fu eretto nel 1912 dalla Sektion Leipzig del DuOeAV, al termine della Prima guerra mondiale venne affidato alla SAT. Tra gli itinerari che partono da questo rifugio vi è l’Alta Via di Fassa, un percorso breve, ma interessante, che collega il rifugio Roda di Vael con il rifugio A. Fronza alle Coronelle. Con un itinerario ad anello è possibile partire dal rifugio di Ciampedié, giungendo al rifugio Roda di Vael, Passo delle Cigolade 2561 m., Gardeccia e da qui di nuovo al Ciampedié.
Il rifugio rimane aperto anche in inverno ma, attualmente, svolge la sola attività di ristorazione.

Chi fosse interessato a richiederne la gestione deve inviare domanda all’indirizzo e-mail: affido.rifugi@sat.tn.it corredata da:
Dati personali: si prega di compilare e controfirmare la “Scheda A”;
Documentazione così come richiesta nella “Scheda B” – ATTENZIONE: in merito alla “Scheda B” si precisa che è un riassunto della documentazione che dovrà essere allegata alla presente domanda ma non sostituisce i documenti richiesti.
Importante: è necessario fornire un numero di telefono cellulare e un indirizzo e-mail valido (ATTENZIONE: le comunicazioni successive verranno inviate esclusivamente all’e-mail indicata).
La domanda completa di quanto sopra deve pervenire entro le ore 24.00 (ventiquattro) di domenica 22 ottobre 2023.
 
Comunicazioni posteriori a questo termine o incomplete non saranno considerate.
 
Si evidenzia come tra i requisiti soggettivi, il futuro gestore del rifugio, debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali.
 
Apposita Commissione istituita da SAT vaglierà gli allegati e i documenti prodotti e sceglierà i candidati ritenuti idonei a condurre questa importante struttura della SAT.
Ai candidati, risultati idonei in questa prima fase, verrà inviato:
Fac-simile di contratto tipo, al fine di una sua consapevole valutazione economico-contrattuale. Il contratto con alcuni termini definiti in fase successiva, regolerà i rapporti tra la scrivente SAT ed il nuovo gestore.
Planimetria e dati informativi sul rifugio.
Importo minimo del canone di locazione richiesto da SAT.
A seguito della valutazione della documentazione fornita, se ritenuto congruo il canone richiesto, condivisi i termini di contratto, preso atto delle caratteristiche del rifugio, il candidato dovrà dare assenso a proseguire il confronto concorrenziale a mezzo mail a affido.rifugi@sat.tn.it
I candidati che avranno risposto favorevolmente saranno quindi convocati per un colloquio con la Commissione incaricata, presso la sede della SAT, in Via Manci 57 a Trento.
La documentazione inviata verrà trattenuta e archiviata da SAT.
Per informazioni il riferimento è il signor Livio Geom. Noldin, presso la Sede della SAT
Via Manci 57 a Trento
Tel. 0461.981871 interno 203
E-mail: affido.rifugi@sat.tn.it
 
Scheda descrittiva
Il belvedere del Ciampedié (“Campo di Dio” la traduzione del toponimo ladino) si innalza fino oltre i 2000 metri all’estremo margine orientale della cresta delle Cigolade e delle Pale Rabbiose. Affacciato sulla conca di Gardeccia a 1998 m., offre a turisti ed escursionisti uno dei migliori biglietti da visita dell’ambiente dolomitico, pur essendo stato notevolmente condizionato dalla costruzione delle nuove funivie e di altri impianti di risalita. L’occhio può abbracciare da qui tutte le maggiori e più belle cime del gruppo: il Catinaccio (Rosengarten), le Torri del Vaiolet, i Dirupi del Larsec, la Roda di Vael. Alpinisticamente il rifugio non ha grande importanza, è invece un ottimo punto di partenza per le escursioni e le traversate del Catinaccio (Rosengarten); in particolare, dopo la chiusura al traffico della strada di Gardeccia, salire con la funivia al Ciampedié e proseguire sul sentiero 540, è diventato l’accesso più rapido a questa località.
Inoltre è un importante punto di sosta nel periodo invernale per gli sciatori e frequentatori del comprensorio sciistico del Catinaccio. Il rifugio di Ciampedié fu eretto nel 1912 dalla Sektion Leipzig del DuOeAV, al termine della Prima guerra mondiale venne affidato alla SAT. Tra gli itinerari che partono da questo rifugio vi è l’Alta Via di Fassa, un percorso breve, ma interessante, che collega il rifugio Roda di Vael con il rifugio A. Fronza alle Coronelle. Con un itinerario ad anello è possibile partire dal rifugio di Ciampedié, giungendo al rifugio Roda di Vael, Passo delle Cigolade 2561 m., Gardeccia e da qui di nuovo al Ciampedié.
Il rifugio rimane aperto anche in inverno ma, attualmente, svolge la sola attività di ristorazione.
Dati Catastali
Ed. 456 CC Vigo di Fassa (edificio + andito mq 329).
F. 1983/1 CC Vigo di Fassa (terreno attiguo ad ovest mq 2220).
F. 1983/3 CC Vigo di Fassa (terreno attiguo ad est mq 220).
Caratteristiche
Edificio in muratura con tetto in legno e manto di copertura in scandole di larice, disposto essenzialmente su tre piani, piano terra, primo piano e sottotetto. Comprende anche una cantina interrata.
Indicativamente i piani sono così strutturati:
al Piano terra: bussola di ingresso, Sala pranzo e Bar, corridoio, ripostiglio/zona lavaggio, cucina con zona lavaggio e zona tavolo personale, dispensa, servizi, ingresso secondario, sala da pranzo a est;
al primo piano: vano scala, corridoio, stanza gestore, n° 5 stanze, servizio e doccia;
al sottotetto: 3 ripostigli, 4 stanze. Con scaletta a pioli si può raggiungere un ulteriore ripostiglio collocato nella torretta del tetto.
Allacciato alla rete idrica, alla rete elettrica e alla fognatura. Nelle vicinanze opera di presa idrica collegata idraulicamente al rifugio, con concessione intestata alla SAT.
Dispone di 24 posti letto, 60 posti tavola interni e circa 120 posti per il servizio esterno.
Principali Accessi
da Vigo di Fassa m. 1382, sentiero 544 – ore 1.30;
da Pera m.1326 per il sentiero 543 che supera il fianco orientale della montagna ore 2;
accessibile anche con impianto funiviario con partenza di Vigo di Fassa;
il gestore con condizioni ambientali favorevoli può accedere al rifugio con idoneo automezzo.
Principali Traversate
al rifugio Roda di Vael m. 2280, sentiero 545 – ore 1.30;
al rifugio del Vaiolet m. 2243, sentiero 540 fino a Gardeccia m. 1950, poi sentiero 546 – ore 1.30

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