Rifugio Croda da Lago

Cortina d'ampezzo | Telefono: +39 0436 862085

HÖHE: 2046 mt
Zeit gereist: 03:00 h
Berggruppe: Dolomiti Ampezzane
Ort: Cortina d'Ampezzo

Übernachtung mit Frühstück

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Halbpension mit Frühstück

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Beschreibung

Il meraviglioso rifugio situato nel cuore delle Dolomiti Ampezzane è immerso nel verde sgargiante dei pascoli d’alta quota, circondato da splendidi larici, mughi e pini cembri. La struttura sorge sotto l’imponente Croda da Lago, di fronte si può ammirare il caratteristico Becco di Mezzodì che si rispecchia nel suggestivo lago Federa, situato a pochi passi dal rifugio.
Aperto nei mesi estivi e autunnali, da giugno a novembre, è un ottimo punto di arrivo per escursionisti, ciclisti e alpinisti.
Si trova lungo l’Alta via 1 (breve variante), famosissimo trekking dolomitico di più giorni che parte dal Lago di Braies e arriva a Belluno attraversando le Dolomiti da nord a sud.
Gli amanti della mountain bike lo raggiungono dalla strada carrabile da Cortina d’Ampezzo e gli alpinisti possono avventurarsi nelle numerose e storiche vie della Croda da Lago e del Becco di Mezzodì; inoltre, sopra il Lago Federa, a pochi minuti dal rifugio è presente anche una falesia con un panorama unico e una roccia che lascia il segno!
La famiglia Alverà sarà lieta di ospitarvi per un pranzo veloce, un buon dolce rigorosamente fatto in casa, o per vivere un’indimenticabile esperienza nella nostra struttura a 2046 metri di quota.

La sauna
Difficilmente a 2000 metri di quota è possibile trovare una sauna a botte, eppure una decina di anni fa abbiamo deciso di installarne proprio una tra il rifugio e il lago Federa, in uno dei luoghi più belli e affascinanti della conca Ampezzana.
Un’esperienza unica, tra buon cibo e paesaggi mozzafiato. Ci si può così rilassare, dopo una bella camminata, nella sauna in stile finnico, dove godere del profumo della legna che arde e del calore che scioglie tutte le tensioni. L’occasione giusta per trascorrere momenti di benessere in un indiscusso paradiso naturale.
Accanto alla botte è presente una tinozza di acqua gelata, proveniente direttamente dal lago, nella quale immergersi dopo aver beneficiato delle alte temperature (80° circa) all’interno della sauna.
Il costo è di 20,00 euro a persona, il prezzo comprende asciugamano, è consigliabile la prenotazione.
La sauna è sempre disponibile durante il periodo di apertura del rifugio, dalle 16 alle 18:30 circa.

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Wie kommt man

Quattro modi per raggiungere il Rifugio Croda da Lago a Cortina D’Ampezzo

Il rifugio Croda da Lago, ex rifugio G.Palmieri, fa parte del comune di Cortina d’Ampezzo, la rinomata Perla delle Dolomiti. In un paesaggio da sogno, immerso nel verde delle Dolomiti Ampezzane, a 2046 mt di altitudine, il rifugio e il Lago Federa adiacente rappresentano un punto di arrivo di molti escursionisti più o meno esperti.

Vi elenchiamo di seguito quattro modi per raggiungere il Rifugio Croda da Lago precisando che in tutti i percorsi di trekking che citeremo i panorami e la bellezza dei paesaggi non mancano.

Prima di partire una piccola precisazione, utile soprattutto per chi vuole godere del paesaggio mozzafiato senza dover fare troppa fatica! Esiste un servizio di jeep fuoristrada al costo di 50,00 a tratta (costo che si abbassa se il numero di persone aumenta: da 4 a 8 persone: Andata € 15,00 – Andata e ritorno € 25,00) che effettua il collegamento tra il parcheggio al di sopra del lago Pianozes e il Rifugio Croda da Lago ed eventuale stop alla Malga Federa a 1816 mt.

Da Campo di Sotto – Frazione di Cortina d’Ampezzo
Da Campo di Sotto, si segue il percorso 432. Dopo un primo tratto asfaltato, il sentiero si sviluppa su strada sterrata fino al rifugio Croda da Lago per un totale di circa 3 ore di cammino e un dislivello di circa 900 mt.

Lago Pianozes – Campo di Sotto – Cortina D’Ampezzo
Dal parcheggio a 50 mt del lago Pianozes in circa 45 minuti si raggiunge la località Col Purin. Da questo punto parte il sentiero verso “Gores de Federa”, un percorso molto recente inaugurato nel 2019 che si sviluppa tra cascate e rivoli d’acqua, un sentiero di trekking più panoramico rispetto al precedente. Dopo circa 1 ora e mezza si raggiunge la malga omonima e in un’altra mezzoretta il rifugio Croda da Lago. Un percorso più impegnativo adatto agli escursionisti più allenati.
Percorribile anche in inverno e molto battuta per escursioni e alpinismo. Da fare anche con lo slittino!

Passo Giau – Rifugio Croda da Lago
Questo è il trekking che abbiamo percorso e che per questo motivo vi consigliamo maggiormente. Non è adatto a tutti in quanto richiede una minima preparazione atletica soprattutto per quanto riguarda la prima parte tutta in salita fino alla Forcella Giau.

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Essbereiche im Innen- und Außenbereich

50 posti a sedere

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Zimmer / Betten / Badezimmer

La nostra gestione ha voluto lasciare a questa meravigliosa struttura le sue storiche caratteristiche di “rifugio alpino”. La struttura dispone di 50 posti letto totali, suddivisi in camera da 6 O 9 posti letto, e una grande camerata da 15 letti posta al secondo piano. I bagni sono al piano ed è disponibile una doccia ad acqua calda funzionante a gettoni.
La vista dalle vostre stanze è qualcosa di unico, alcune affacciano sul Becco di Mezzodì che viene illuminato alle prime luci dell’alba, altre invece sul suggestivo lago Federa. Svegliarsi con questi scenari vi darà una marcia in più per affrontare le camminate, prima di partire però dovete assolutamente gustare la meravigliosa colazione a buffet che vi attende nella sala da pranzo.
Purtroppo, secondo il regolamento del Club Alpino Italiano non possiamo accettare cani.

Il Rifugio Croda da lago dispone solo di camerate da condividere, il bagno è al piano ed è disponibile soltanto una doccia funzionante a gettoni. Le camerate dispongono di letti singoli e a castello provvisti di piumone e cuscino.
Per dormire è obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo personale, per chi ne fosse sprovvisto è possibile acquistarlo in rifugio.

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Hauptausflüge

Il giro della Croda da Lago, il percorso qui proposto é certamente da annoverare tra i più remunerativi dal punto di vista geologico e paesaggistico. Le Dolomiti, ben si sa, offrono agli amanti del trekking e della montagna una eccezionale varietà di percorsi, dalle semplici passeggiate di fondovalle alle grandi attraversate in quota.
Accesso generale al giro di Croda da Lago
Punto di partenza ed arrivo è il Ponte de Rocurto (1708 m).
Da Cortina d’Ampezzo si percorre la S.S. 48 delle Dolomiti fino a Pocol (6 km). Qui ha inizio la strada provinciale 638 del Passo Giau, che si percorre fino alla località Ponte de Rocurto, dove si trova uno stretto e lungo slargo sul quale è possibile parcheggiare (4 km da Pocol).
La nostra escursione ad anello inizia in una magnifica abetaia, risale la lunare Val de Formin, costeggia le splendide praterie d’alta quota di Mondeval, ci porta poi sulle sponde del bellissimo Lago di Fedéra e infine, addentrandosi nuovamente nel bosco, ci riporta al Ponte di Rucurto, dove ritroviamo la nostra auto.
Itinerario dettagliato del giro della Croda da Lago
Nei pressi del parcheggio ha inizio il sentiero (numero 437), ben segnalato, con indicazioni per il Rifugio Croda da Lago (noto anche col nome di rifugio Palmieri) e la Val di Formin.
Appena sotto la strada un ponticello consente di attraversare il Rio Costeana, quindi si prosegue per il sentiero che, dapprima pianeggiante, risale poi il bosco fino a superare un gradone; un altro ponticello ci permette quindi di superare il Rio dell’Alpe de Formin.
Il Becco di Mezzodì
Poco oltre si giunge a un bivio (1880 m), nei pressi del Cason de Formin: il nostro itinerario svolta decisamente a destra (sud) ed è segnalato con il numero 435. Sulla sinistra invece il sentiero numero 434 conduce al Rifugio Palmieri, meglio conosciuto col nome di Rifugio Croda da Lago.
In breve si giunge al limitare della vegetazione, e si risale interamente la rocciosa Val de Formin, fina alla Forcella Rossa del Formin (2462 m). Lungo il percorso lo sguardo può ammirare le magnifiche guglie che caratterizzano la Croda da Lago, e con un po’ di fortuna non è difficile scorgere i camosci che corrono agilmente sulle pietraie.
Nota: dalla Forcella è facilmente raggiungibile (tracce di sentiero) la cima dei Monte Formin (2657 m) dalla quale si può godere di un panorama mozzafiato.
Ora il sentiero scende, in breve lo sguardo spazia sulle verdi praterie alpine di Mondeval e sull’imponente mole del Monte Pelmo. Sugli incantevoli pascoli di Mondeval alla fine degli anni Ottanta è stato trovato lo scheletro ancora ben conservato di un uomo preistorico, risalente a ben 7500 anni fa.
L’importanza di Mondeval è legata a un sito archeologico preistorico.
Si tratta di una scoperta eccezionale: è la sepoltura di un cacciatore di epoca mesolitica, perfettamente conservato col suo corredo funerario.
Il ritrovamento dei resti del cacciatore preistorico costituisce per diversi motivi una scoperta importantissima, essendo, ad oggi, l’unica sepoltura mesolitica situata ad alta quota (2.150 m circa).
Lo scheletro dell’Uomo di Mondeval
Inoltre, è da ricordare la straordinaria conservazione del corredo funerario collocato attorno allo scheletro, con reperti organici (in particolare resti di pasto e resine con propoli) che hanno ampliato notevolmente le conoscenze paleontologiche.
Oggi lo scheletro del cacciatore del mesolitico è conservato nel nuovo museo di Selva di Cadore, mentre a San Vito di Cadore si può ammirare un calco identico all’originale, messo a disposizione dal professor Guerreschi per la mostra sulle testimonianze lasciate dall’archeologia in territorio sanvitese.
Al termine della discesa, dopo un tratto pianeggiante, una breve salita ci permette di raggiungere Forcella Ambrizola (2277 m), situata tra la Croda da Lago e il Becco di Mezzodì.
Da qui si può scorgere, in basso, il Lago di Federa (o Lago da Lago) e il Rifugio; magnifica la vista sulla valle di Cortina e alcune delle cime che la contornano.
Percorriamo l’evidente stradina (numero 434) che porta al Rifugio, dove potremo gustare i deliziosi piatti tipici della cucina di montagna. Durante il periodo estivo la Croda da Lago è il punto di arrivo di numerose escursioni, e il Rifugio rappresenta un appoggio importante per gli alpinisti impegnati sulle pareti della Croda da Lago e del Becco di Mezzodì.
Inoltre è una tappa dell’Alta Via n° 1, il più famoso trekking delle Dolomiti.
Al termine della nostra sosta, costeggiando dapprima la sponda orientale del lago e inoltrandosi poi nel bosco, il sentiero 434 ci permetterà di ritornare in circa 1.30 ore di cammino alla nostra vettura, forse un po’ stanchi ma sicuramente appagati dal giro della Croda da Lago, una splendida escursione sulle Dolomiti.
 

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Öffnung

Maggio - Ottobre

Verwaltung / Eigentum

Nel 1994 la sezione del CAI Cortina cercava un nuovo gestore per il proprio rifugio, e fu così che Modesto e Monica decisero di partecipare al bando di gestione. Lo vinsero ed iniziarono così la loro meravigliosa avventura in questo rifugio, ed il loro sogno finalmente si avverò!
Modesto dopo molti anni di Guida alpina, istruttore Guida alpina, capo del Soccorso alpino di Cortina d’Ampezzo e proprietario di una ditta di disgaggi, decise di “mollare tutto” e di intraprendere la vita in quota insieme alla moglie Monica e ai 6 figli: Sebastiano, Jacopo, Veronica, Carlo, Beatrice e Angelica.
Monica, figlia della famosa Guida alpina auronzana Alziro Molin, ha vissuto a Misurina, gestendo insieme alla famiglia un ristorante e un camping; esperienza ne aveva da vendere in ambito turistico, e così insieme a Modesto si buttò a capofitto in questa nuova avventura.
La gestione è familiare, ogni membro ha la sua mansione ben definita e il lavoro di squadra permette al rifugio di mantenere la classica tradizione del rifugio alpino e allo stesso tempo, professionalità e ospitalità.
Modesto è il gestore, sa tutto del rifugio, conosce ogni cavo, tubo e peculiarità per il buon funzionamento di tutto il sistema, oltre a questo si diletta in cucina, prevalentemente sulla piastra preparando i nostri gustosissimi secondi piatti, si “riposa” facendo volare il suo drone e creando dei bellissimi video aerei sulle vette vicine.
Monica è la colonna portante, riesce a districarsi in ogni mansione, dalla cucina, alla sala, al bar, ma il suo ruolo principale oltre a far funzionare perfettamente il rifugio e mettere tutti d’accordo è quello di preparare dei dolci squisiti. La nostra torta di ricotta è qualcosa di unico, lo strudel difficilmente lo si trova così buono, per non parlare della Linzer torte, insomma qualsiasi cosa lei tocchi lo rende indimenticabile!
Sebastiano, il figlio maggiore è il volto del bar, l’info point del rifugio, chi ha bisogno di un’informazione chiede a lui. Ma sapete che le grappe aromatizzate tanto rinomate vengono preparate proprio da Seba? I gruppi di tedeschi che fanno l’Alta via arrivano già con l’acquolina in bocca, perché le grappe della nostra famiglia sono un must, verrebbe voglia di assaggiarle tutte, ma sono oltre 50 gusti e bisognerebbe fermarsi per diversi giorni!
Veronica si occupa delle prenotazioni, dell’accoglienza, delle camere e della sala. Vive in quota durante il periodo d’apertura assieme ai suoi due bambini Alberto e Riccardo che animano e portano un sorriso in più durante il duro lavoro stagionale!
Beatrice invece è l’anima della cucina, insieme a Modesto si occupa della preparazione dei piatti, preparati freschi ogni giorno nella nostra nuovissima cucina. Anche lei come Veronica vive in rifugio con la sua bambina Ludovica, che insieme ai suoi cugini ha la fortuna di crescere in un ambiente incontaminato e immerso nella natura.
Il piatto più gustoso preparato da Beatrice è il tris di canederli accompagnato da cavolo cappuccio con il cumino, anche il goulasch è ottimo, e le zuppe del giorno ideali per scaldare le fresche e piovose giornate.
Jacopo, Carlo e Angelica salgono da Cortina al momento del bisogno ma la loro vita è a valle!
Staff
Federico è con noi dal 2004 , ormai lo consideriamo parte della famiglia: volontario del Soccorso Alpino di Cortina d’Ampezzo, amante della vita in rifugio, nonostante abbia un altro lavoro non ci abbandona mai.
In questi ultimi anni si occupa della sala, ma si destreggia comunque in qualsiasi mansione. È sempre reperibile in zona Croda da Lago per qualsiasi chiamata di soccorso, sempre pronto ad aiutare chi si trova in difficoltà. Insieme a Carlo (Guida Alpina – figlio di Modesto), ha aperto un’importante e impegnativa via sul Becco di Mezzodì, la via Nicola Molin, oltre ad aver richiodato la falesia sopra il Lago Federa.

Video

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