L'anello dei tre Rifugi al Monte Coglians

Tempo percorso: 06:00 h
Dislivello: 1000 mt
Difficoltà:

Descrizione

Una bellissima escursione che tocca tre rifugi più un quarto raggiungibile in auto mentre si passa per Rigolato (Rifugio Chiampizzulon) e anche un quinto, in terra austriaca (Wolayerseehütte). 
Risalendo la val Degano lungo la statale n. 355 si attraversano in successione Ovaro, Comeglians e Rigolato. Arrivati a Forni Avoltri, dal centro del paese si imbocca la strada che sale a destra verso Collina. Si oltrepassa il paese raggiungendo la fine del tratto consentito agli autoveicoli presso il Rifugio Tolazzi (a 1350 m con ampio parcheggio).
L'Anello dei Tre Rifugi è un itinerario classico e molto frequentato che in agosto è sede anche di una famosa staffetta podistica. Raggiunto quindi il punto di partenza, si inizia lungo la carrareccia a monte del rifugio Tolazzi (segnavia CAI n.144) lasciando subito a destra la deviazione per il rifugio Marinelli. Nel successivo tratto numerose scorciatoie consentono di abbreviare in più punti i tornanti ma in ogni caso si giunge ad un cartello che indica la possibilità di imboccare il sentiero che risale la sinistra orografica del vallone (chi desidera proseguire con andamento più riposante può continuare lungo la mulattiera). Il bosco, inizialmente costituito da abeti rossi e larici, ben presto si dirada per far posto ad una fitta mugheta dove la pendenza si attenua decisamente. Si attraversa il greto asciutto del rio Landri e si risale sull'opposto versante fino a ricongiungersi con la mulattiera sassosa ormai ridotta anch'essa a sentiero. Raggiunto l’orizzonte dei prati, il percorso sale con ampie svolte passando poco sotto la vecchia casermetta della Finanza. Ormai in vista del passo di Volaia, si lascia sulla destra la deviazione per il sentiero Spinotti, quindi si passa accanto ad una sorgente e si raggiunge in pochi minuti il Rifugio Lambertenghi (1955 m), inserito in una magnifica cornice alpina a ridosso di imponenti pareti rocciose. Nelle ghiaie circostanti è assai frequente l’incontro con la marmotta. Prima di proseguire è consigliabile risalire i pochi metri che ci separano dal passo di Volaia. Il piccolo sforzo sarà ampiamente ricompensato dalla visuale che si offre dal passo, dove si sconfina in Austria e ci si affaccia sulla splendida conca del lago di Volaia e di conseguenza sul Wolayerseehütte (aggiunto agli altri questo diventa il quinto rifugio!). Ritornati al rifugio Lambertenghi si ridiscende sui propri passi fino ad imboccare, ora sulla sinistra, la deviazione per il sentiero attrezzato Spinotti (segnavia CAI n.145, cartello). Rasentando le pareti rocciose della Cima Lastrons del Lago, si perde leggermente quota per ghiaie giungendo alla base del grande colatoio dove hanno inizio le attrezzature (utili da qui in poi il caschetto e il set di autoassicurazione). La prima difficoltà consiste in un canalino roccioso piuttosto incassato, coadiuvato dal cavo metallico, che conduce ad una scala di legno. Si aggira poi uno spigolo roccioso un poco esposto raggiungendo nuovamente la parete con l'aiuto di alcuni infissi metallici. Da qui in poi seguono attrezzature recenti e ben collocate che, assieme alle abbondanti segnalazioni, rendono sicura la progressione nei punti più ripidi. Terminata questa prima parte, il percorso compie un ampio traverso contornando un circo ghiaioso dove è possibile incontrare qualche nevaio fino ad estate inoltrata. Una serie di gradini in legno facilita il superamento di una placca bagnata oltre la quali il sentiero taglia un ripido pendio guadagnando, con un paio di svolte, il panoramico Costone di Stella (2180 m). Da qui inizia la discesa nell'opposto versante in un ambiente assai diverso dove si alternano conche erbose, dossi, affioramenti calcarei e rocce fessurate. Si lascia a sinistra una prima deviazione che consente di salire direttamente al monte Coglians quindi si oltrepassa un tratto malagevole di placche affioranti miste ad erba. Attraversando il vallone del Ploto si incrocia il sentiero che dalla rotabile sottostante sale anch'esso verso la via normale al monte Coglians. Noi invece proseguiamo diritti tagliando orizzontalmente le pendici erbose del Pic Chiadin. Doppiato il costone meridionale è necessario ancora qualche modesto saliscendi e si cala infine a forcella Morareet ed al Rifugio Marinelli (2122 m). L'Anello dei Tre Rifugi inizia ora la sua discesa a destra (ovest) nel vallone sottostante, lungo i pascoli di casera Morareet (segnavia CAI n.143) fino a ricongiungersi con la pista di servizio a poca distanza dalla casera stessa. Si scende per pochi metri lungo la strada sterrata, ma si piega subito a sinistra seguendo le segnalazioni CAI. Si cala a comodi tornanti passando in prossimità del rio Morareet in un bosco misto diontano, abete rosso e larice, fino ad immettersi definitivamente nella carrareccia che con pochi tornanti ci riporta al punto di partenza. 



 

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Da dove partire?

Rifugio Tolazzi

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Abbigliamento consigliato

Kit ferrata

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Alcune foto del percorso

Info utili

Tempo percorso: 06:00 h

Difficoltà:

Dislivello: 1000 mt

Altezza max raggiunta: 2180 mt

Comune: Forni avoltri

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