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Il rifugio si trova sulla Cresta di Costabella a 2530 metri di quota. Sorto nel lontano 1976 ad opera dell'alpinista fassano Bepi Zac, che ha tramando al figlio Floriano, attuale gestore, la passione per la montagna, la natura e la storia locale. Il luogo è di grande interesse sia storico, poiché è stato teatro della prima linea austriaca durante la Grande Guerra, che geologico-naturalistico e panoramico.
Recentemente ricostruito, il Rifugio Passo delle Selle - Bergvagabunden Hütte, situato a quota 2530 m. fra la Val Monzoni e la Valle di S. Pellegrino, è un prezioso punto di ristoro e uno spettacolare punto di partenza per gli escursionisti che intendono percorrere i sentieri attrezzati che solcano le creste dei Monzoni.
Il rifugio dispone di 24 posti letto, distribuiti in accoglienti camere e camerate, tutte con vista sulle incantevoli Dolomiti, sulle Pale di S. Martino e le cime del vicino agordino, uno splendido panorama che può essere ammirato nella sua pienezza dall'ampia terrazza.
Floriano ed Elisabetta offrono la simpatia e l´accoglienza che solo chi ha un rifugio riesce a dare ed una cucina casalinga fatta di piatti semplicissimi e tradizionali della gastronomia locale, realizzati con ingredienti genuini.
Dal Passo San Pellegrino: 2 ore a piedi o 45 minuti seguendo il sentiero 604 (o primo tratto con seggiovia Costabella e ultimo tratto a piedi).
Dalla Val dei Monzoni: 3 ore a piedi: seguendo poi il sentiero 603 che, dopo aver toccato il rif. Taramelli e il minuscolo Lago delle Selle, fino al Passo delle Selle.
Punto di partenza per le seguenti escursioni: alta via "Bepi Zac", alta via"Federspiel" e sentiero attrezzato "Gino Badia".
Alta Via Bepi Zac - Difficoltà: EE - Dislivello: m. 231
Attrezzata con corde fisse e scale di legno, percorre i vecchi camminamenti austriaci della I° Guerra Mondiale. Il primo tratto, che raggiunge la Sforcela Uomo in 5 ore ca. attraverso le Creste di Costabella e la Sforcela Ciadin, presenta spunti di interesse paesaggistico (vista a 360° su tutti i gruppi dolomitici della val di Fassa: il Latemar il Catinaccio il Sasso Piatto il Sella la Marmolada e i Monzoni) e storico (lungo tutto il percorso, che si snoda in parte in galleria, si incontrano resti di opere belliche come trinceramenti, baracche, scale e passerelle in legno). Poco dopo Cima Campagnaccia un sentiero consente, a chi desidera abbreviare la traversata, di scendere al Passo S. Pellegrino. Il 2° tratto, che raggiunge Cima Uomo, è consigliabile solo ad alpinisti esperti.
Alta Via Bruno Federspiel - Difficoltà: EE allenati - Dislivello: m. 890
Itinerario che si svolge in ambiente aperto e panoramico, l'Alta Via Bruno Federspiel (n. 616) segue il filo di cresta tra Val di San Pellegrino e Val dei Monzoni. Raggiunta velocemente la Punta delle Selle (m. 2593), il sentiero, che prosegue sempre più esposto fra roccette ed erba, conduce in ca. 40' alla vetta della Punta d'Allochèt (2582 m), oltrepassata la quale si supera ancora un baraccamento austriaco e si raggiunge in breve l'attacco della cresta dei Monzoni. Alcuni passaggi, su placche lisce, sono attrezzati con corda fissa. Attraversata una sella erbosa alla base dello Spiz de Tariciogn (m. 2647), seguendo i segnavia si raggiunge dopo una ripida salita la larga sella della Forcella Ricoletta (m. 2431). Da qui è possibile scendere in 2h a Fango, in Val di San Pellegrino, o proseguire per la Cima Malinverno (m. 2630) poi, scendendo, raggiungere Forcella Vallaccia (zona mineraria) e di qui raggiungere il Rifugio Vallaccia (m. 2275) dal quale attraverso i pascoli di Gardeccia, si arriva nella Val dei Monzoni.
Sentiero attrezzato Gino Badia - Difficoltà: EE - Dislivello: m. 760
Partendo dal Passo delle Selle, il Sentiero Gino Badia (N. 640) permette di raggiungere la verde Val S. Nicolò, attraversando la splendida conca del Lagusèl, un laghetto dal caratteristico colore verde-azzurro, seminascosto in una valletta circondata da pini cimbri e ontani. La prima parte, che raggiunge la Forcella del Piéf (m. 2186), aperta tra il Sass da Pief ed il Monte Palón, prevede il superamento di un breve tratto attrezzato con corde fisse, che guidano lungo una ripida rampa rocciosa. Oltrepassata la conca del Lagusèl, il sentiero conduce in ca. 45', attraverso il bosco del versante SO del M. Pecòl, alla località Mezzaselva nella Valle di S. Nicolò.