-
-
Posto in posizione molto manoramica su un dosso naturale alla basedella famosa Cresta Segantini.
Al Rifugio Rosalba si può arrivare partendo dai Piani dei Resinelli, sia per la Via delle Foppe (segnavia 9 – poco più di 2h), sia per la “Direttissima” (segnavia 8 e 8/a, circa 3h), molto più impegnativa e selvaggia, passando per il Rifugio Carlo Porta.
Nei pressi del Rifugio Rosalba, molte sono le opportunità per arrampicare su bellissime e vie… nulla dimeglio che alcuni giorni al rifugio per percorrerle tutte!
Le guide della zona organizzano corsi di arrampicata per ogni livello di preparazione alpinistica.
Da Milano percorrere la statale 36, al km 50 (ponte sull’Adda) prendere la nuova ss 36 in direzione Valsassina. Giunti alla rotonda di Ballabio, all’uscita dell’ultima galleria della ss 36 imboccare la strada che con 14 tornanti conduce ai Piani Resinelli (m. 1278). Lasciare la macchina. Superato il vasto parcheggio (Piazzale Daniele Chiappa), in fondo, girare a destra. Proseguire in discesa e arrivare fino all’ex Rifugio Alippi (m. 1180). Un segnavia indica a destra il Sentiero delle Foppe n. 9 (segni rossi-gialli), il Sentiero dei Morti,che porta al Rifugio Rosalba in 2 ore.
Il sentiero per il rifugio Rosalba inizia con una camminata in un bellissimo bosco di faggi. In questo tratto la passeggiata non è impegnativa: il sentiero è pianeggiante con un leggero saliscendi fino a quando il panorama si apre sulle guglie della Grignetta. Da qui inizia a diventare ripido e diventa impegnativo dal bivio per il Sentiero dei Morti.
Si esce dal bosco che ci ha accompagnato finora per affrontare l’ultima parte del nostro cammino verso il rifugio Rosalba, tra i pendii erbosi e le guglie della montagna che Leonardo Da Vinci definiva “pelada”. Un pizzico di Dolomiti a Lecco. Sulla vostra destra l’imponente Torre Cecilia sorveglia il sentiero e gli escursionisti. Il rifugio inizia ad intravedersi, ma nonostante sembri lì vicino, si deve ancora camminare per arrivare alla meta. Gli ultimi sforzi per poi abbandonarsi alla contemplazione di un panorama stupendo che dal lago di Como spinge il nostro sguardo fino all’orizzonte, quell’orizzonte coronato dalla catena delle Alpi, dove si riesce chiaramente a riconoscere nelle belle giornate il Gran Paradiso, il Monviso e il Monte Rosa.
E se volete pranzare il Rifugio Rosalba offre ottimi pranzi.
Il sentiero per il Rosalba non è consigliato a famiglie con bambini piccoli. Il ritorno è da effettuarsi lungo lo stesso sentiero. Per raggiungere il rifugio dai Piani Resinelli è possibile intraprendere anche la Direttissima dal Rifugio Porta oppure passando per il sentiero delle Foppe scegliere al bivio il Sentiero dei Morti.
Nei pressi del Rifugio Rosalba, molte sono le opportunità per arrampicare su bellissime vie.
Il panorama dal Rifugio Rosalba si apre sul massiccio della Grigna Settentrionale, sul Lago di Como e sulla fila di monti che lo incorniciano, e sulle lontane montagne innevate della Svizzera. In estate, sono molti gli scalatori che affollano le pareti del Torrione del Cinquantenario, nel tentativo di conquistarne la cima e la caratteristica campanella.
Aperto da maggio a ottobre.
Mattia Tettamanzi, prima al Rifugio Marchett ai Piani d’Erna ai piedi del Resegone e poi ancora più su e più lontano, al rifugio Rosalba, a 1.730 metri di quota e almeno due ore di cammino a ridosso della Famosa Cresta Segantini sulla Grignetta e al Rifugio Luigi Brioschi, a 2.410 metri di altitudine in vetta al Grignone. Mattia Tettamanzi, originario della provincia di Como, è il capannat dei tre rifugi, una scelta e uno stile di vita in cui ha coinvolto pure la moglie Eleonora Villa, sposata nel 2014 proprio al Marchett.